Legambiente Caltagirone ha chiesto informazioni al Comune di Caltagirone sul Permesso di Costruire n.129/2018 avente per oggetto la costruzione di un nuovo supermercato nella zona Fisicara.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
“Senza suolo non si mangia, senza la tutela del suolo si rischia di essere travolti da frane e alluvioni, senza suolo si perde un importantissimo serbatoio di carbonio!” questi sono i principi fondanti della campagna SOIL4LIFE, il progetto europeo per la salvaguardia del suolo al quale aderisce Legambiente
Si tratta di un impegno formale, sottoscritto dall’UE e dall’Italia al tavolo delle Nazioni Unite: con questo progetto anche l’Italia si è impegnata, aderendo agli obiettivi globali di sostenibilità (SDG), a fare tutto quanto ci compete affinché, entro il 2030 si aumentino gli sforzi atti a conseguire, a livello globale, l’arresto dei processi di degrado del suolo
“Ma se a livello globale si prendono impegni formali, spesso localmente questi impegni non sempre vengono rispettati. Così a Caltagirone, a fronte di tre supermercati chiusi, assistiamo alla costruzione di uno nuovo che – sostiene Anita Astuto presidente del circolo Legambiente di Caltagirone – ricade in un’area tutelata, pertanto ci sentiamo in dovere di chiedere i necessari chiarimenti tecnici”.
L’associazione Legambiente intende sapere se il Permesso di Costruire n.129/2018 rilasciato in data 14/08/2018 con il quale il Comune di Caltagirone autorizzava “… la realizzazione di due fabbricati denominati corpo A e corpo B da destinare ad uso commerciale con relativi parcheggi pertinenziali nel lotto ricadente in zona DIR del vigente PRG su terreno in Viale Europa angolo Via Fisicara …”; abbia tenuto in giusto conto i vicoli legati alla zona destinata a “verde privato” nel P.R.G. approvato con Decreto Dirigenziale A.R.T.A. n°265 del 12/03/2004. In particolare Legambiente si chiede se siano state prese in considerazione le Norme Tecniche di Attuazione del PRG indicate all’art.74, ovvero se sia stato acquisito il parere positivo della Sovrintendenza ai BB.CC.AA, così come prescritto dal comma 4.
Legambiente stigmatizza questa scelta perché si tratta di un’idea di città obsoleta e per di più perché non tiene in debito conto della legge 14 gennaio 2013, n. 10, che assegna ai comuni le competenze, nel caso di nuova edificazione, per adottare tutte le misure necessarie a ridurre l'impatto edilizio. Sarebbe stato opportuno prevedere il rinverdimento dell'area in oggetto, proprio per contribuire al risparmio e all'efficienza energetica, alla riduzione dell'effetto isola di calore estiva, all'assorbimento delle polveri sottili, alla riduzione dell'anidride carbonica presente nell'aria.
Il nuovo insediamento ricade in un’area fortemente interessata dalle inondazioni in occasione dei temporali estivi e senza il potenziamento dell’impianto di smaltimento delle acque piovane si rischia di caricare eccessivamente un impianto che già da anni collassa sistematicamente alle prime piogge estive.
Anita Astuto
Presidente di Legambiente “Il Cigno” Caltagirone
© RIPRODUZIONE RISERVATA